La nostra guida al Festival del Fundraising

La nostra guida al Festival del Fundraising

Ok, manca ancora una settimana. Ma non siamo bravi ad aspettare. E quindi stiamo già preparando le valigie – mentali e non.
Direzione? Riccione, naturalmente.
Il Festival del Fundraising ci aspetta insieme ad altre migliaia di persone che lavorano nel Terzo Settore. Tre giorni di incontri, sessioni, idee, spunti, connessioni.

È l’evento più importante per chi si occupa di fundraising in Italia.

Fundraiserperpassione c’è. Da sempre. E non come semplici spettatori.
Negli anni abbiamo animato sessioni, proposto attività e filoni, distribuito il celebre libretto rosso con le storie dei fundraiser (se non sai cos’è, fai un salto qui).

Quest’anno ci andiamo con uno spirito più leggero, con l’idea di guardare, ascoltare, imparare.
Ma non troppo leggeri, eh. Saremo coinvolti in due sessioni che ci stanno particolarmente a cuore – te le raccontiamo tra poco.

Intanto, abbiamo spulciato il programma.
Ecco cosa ti consigliamo di seguire, cosa ci entusiasma e qualche dritta da chi al Festival c’è stato tante, tante, tantissime volte.

I filoni del Festival

Quest’anno il programma ha una parola chiave che salta subito all’occhio: Intelligenza Artificiale. Ma non solo.
Ci sono tantissime sessioni dedicate al marketing e – cosa che ci piace un sacco – alle competenze trasversali.

Qualche esempio?

  • Public Speaking, una palestra pratica per allenare la voce e la presenza.
  • Gestire i NO dei donatori, guidata da uno psicologo del lavoro (gran bel tema).
  • Come fare slide che parlino ai donatori, da non sottovalutare.

Un altro segnale positivo? Il Festival continua a pescare da mondi diversi. Ottimo per rompere l’autoreferenzialità del settore.

E poi due garanzie da mettere in agenda:

  • Tutta la Digital Marathon, per rimanere aggiornati sugli strumenti digitali
  • Il palinsesto Cultura, curato da Marianna Martinoni – una certezza!

Bonus: spuntano le prime sessioni dedicate alla Gen Z. Timide, ma promettenti.
E ovviamente sempre ispirante la Fundraising Idea Challenge: 6 idee audaci da tutto il mondo.

Le sessioni che adoriamo

La nostra regola? Scegli le sessioni che portano casi veri.
Quelle in cui i fundraiser raccontano sul serio cosa ha funzionato – e cosa no.

Ecco alcune delle sessioni che secondo noi non vanno perse:

  • Il MASS corporate fundraising (con Giovanna Tedesco di AIRC)
  • Riattivare i donatori dormienti (con Laura Salvatore di Save The Dogs)
  • Corporate Fundraising (con Giovanna Bonora di UN Official)
  • Dalla LEAD GENERATION alla CONVERSIONE (con Claudia Covelli del FAI)
  • Volontariato aziendale e Terzo Settore in azione (con Lisa Ghezzi di Azione contro la Fame)

E poi… ci siamo noi.
Siamo coinvolti in due sessioni di cui andiamo particolarmente fieri:

  • Dal campo alla causa: Come lo sportivo 3.0 può fare la differenza nel fundraising
    Con Luca Palmas (nostro consulente) e Benedetto Di Blasi, fundraiser di Fondazione Milan. Si parla di Champions Social Responsibility, incroci tra attivismo, brand e tifo appassionato. Ti aspettiamo mercoledì 11 giugno dalle 8,30 alle 9,45.
    PS – porta la maglietta della tua squadra preferita!
  • Milano Relay Marathon 2025: Trasforma i tuoi runner in super fundraiser!
    Con Francesca Ulivi, direttrice FID e Nicola Zeni, Presidente FID. A moderare ci sarà Laura Lugli. Un’occasione per parlare di personal fundraising, capitale umano e investimento sulle persone. Ti aspettiamo martedì dalle 11,45 alle 12,45.
I momenti imperdibili

Due nomi per cui vale la pena fermarsi:

  • Rosella Postorino: scrittrice pluripremiata, sul MainStage con Daniela Fatarella (Save the Children). Una conversazione che promette profondità.
  • Vera Gheno: socio-linguista, pensatrice vivace e necessaria. La trovi sia in sessione che nello spettacolo del martedì sera. Ossigeno puro.

Questi spazi sono importanti: aprono finestre e aiutano i fundraiser a guardare più in là.

Gli eventi OFF

Un Festival come si deve ha anche il suo lato informale. E qui non si scherza:

  • Wineraising: la grande festa informale degli eventi del fundraising.
    È una raccolta fondi travestita da party: si finanziano borse di formazione per fundraiser agli inizi (o meglio, ai primi bicchieri).
    Ci piace lo stile, ci crediamo, ecco perché siamo anche partner della serata!
  • Cena messicana: torna una vecchia tradizione del Festival (quando si faceva a Lazise): la cena a tema. E quando metti in mezzo il tema “Mexico” difficile sbagliarsi.
  • Experience Workshop: quando le idee non nascono (solo) in aula.
    Un sacco di esperienze fuori dal tema fundraising, ma belle per rendere unici questi tre giorni e magari scoprire qualcosa di nuovo.
Una vera community

Chi va al Festival lo sa: non è solo un evento, è una community. E ci sono due aspetti che vogliamo sottolineare in particolare:

  • I Community Leader: sono una squadra di professionisti di alto livello che facilitano le sessioni, animano gruppi, tengono insieme le fila. Un lavorone, dietro le quinte.
  • Gli Ambassador: ci sono anche professionisti che promuovono la cultura del fundraising tutto l’anno e che il Festival riconosce per il loro impegno come Ambassador.
    Fundraiserperpassione poteva mancare? Certo che no! 

E poi torna anche quest’anno l’Italian Fundraising Award: è un momento per celebrare i fundraiser più coraggiosi e ostinati. Siamo alla 14a edizione, ci andiamo con ancora più rispetto: Luciano Zanin e Stefania Toaldo, due del nostro team, sono stati candidati. Quindi sì, ci sarà da festeggiare – con un occhio di riguardo ai vincitori!

Ci vediamo lì?

Se vieni al Festival, scrivici. Passa a salutarci. Partecipa a una delle nostre due sessioni o vieni a brindare al Wineraising.

Il fundraising è una cosa seria. Ma al Festival diventa anche conviviale!

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