Il volontariato non è finito. È cambiato — e oggi conta più che mai.
C’è una frase che si sente ripetere spesso: “Oggi nessuno ha più tempo per fare volontariato.”
È diventata quasi un luogo comune, una verità data per scontata.
Eppure, qualcosa non torna. Perché mentre ripetiamo che il tempo non c’è, migliaia di persone continuano ogni giorno a donarne un po’, costruendo relazioni, servizi, comunità. Il volontariato non è scomparso: si è trasformato.
La verità?
Il dono di tempo non è più quello di una volta. È diverso. Ma c’è, e funziona.
Il volontariato non è un favore!
Quando una persona dona tempo non offre solo un aiuto operativo: mette in campo fiducia, libertà, motivazione. Il volontariato rappresenta un legame tra chi ha bisogno di donare tempo per qualcuno che ha bisogno di ricevere. È un’esperienza individuale con un impatto collettivo.
E in questa dinamica tutti vincono:
- Vince chi dona, perché sperimenta senso, crescita, apprendimento.
- Vince chi riceve un servizio o un supporto.
- Vince l’ente non profit che assolve al suo ruolo nella comunità.
- Vince la comunità, che diventa più efficace, coesa e resiliente.
Non è retorica: è valore misurabile.
Il dono di tempo genera valore reale
I numeri parlano chiaro:
84,3 milioni di ore donate in un anno,
come circa 527mila persone occupate a tempo pieno (dato riferito al 2023 pubblicato il 29/7/25 da Istat).
Considerato un valore medio per ora di 15,57€ – secondo le tabelle ILO – le ore donate equivalgono a 1,3 miliardi di euro: ecco il valore economico generato dal volontariato.
Vale ancora di più, se pensiamo che gli stessi volontari spesso sono quelli che realizzano attività di fundraising attivando anche donatori di denaro!
Un impatto enorme, che non solo sostiene migliaia di servizi, ma permette a intere comunità di funzionare ogni giorno.
Il volontariato non è marginale.
È un motore magari silenzioso, ma imprescindibile.
I volontari non stanno cambiando: sono già cambiati
Il punto non è convincere le persone a tornare “come prima”.
Il punto è che il volontariato di oggi non assomiglia più al modello tradizionale.
Oggi chi dona tempo o è interessato a farlo:
Potrebbe avere tra i 20-24 anni oppure tra i 35 e 55 anni. Quindi persone che studiano o lavorano.
Vuole flessibilità non impegni rigidi, ma forme di partecipazione compatibili con una vita complessa e frammentata.
Attenzione al bisogno sociale, non basta “servire”: serve capire perché, per chi, con quale impatto.
Vuole usare le proprie capacità, non solo attività ripetitive: le persone vogliono generare valore vero, contribuire con competenze professionali e passioni personali.
Il volontariato è diventato plurale, fluido, personalizzato.
Come coltivare il nuovo volontariato? Tre azioni pratiche*
Ecco tre suggerimenti per chi coordina volontari, associazioni o comunità:
Proporre attività pensate per chi ancora non c’è
Le proposte di volontariato – per essere partecipate – è importante che tengano conto delle esigenze di chi ancora non c’è, oltre di chi c’è. Chiediti quale esperienza può fare un donatore di tempo con voi.
Offri percorsi modulabili, diversi livelli di impegno, micro-attività, progetti a durata limitata.
Comunicare fuori dalla propria bolla
I nuovi volontari non arrivano da soli: serve parlare in modo autentico, aperto, non autoreferenziale. Bisogna chiedere in modo esplicito il dono di tempo, uscendo dalle solite cerchie.
Racconta storie, impatti, persone. E fallo nei luoghi — fisici e digitali — dove si trovano davvero.
Dare tempo ai donatori di tempo
Ricerca, accoglienza, ascolto, cura.
Nessuno arriva per caso o resta se si sente manodopera a costo zero.
Costruisci relazioni, non solo turni.
Conclusione: il seme c’è, sta a noi farlo germogliare
Il volontariato non è un gesto antico destinato a scomparire.
È un atto modernissimo, che si adatta al tempo delle persone e continua a generare valore enorme — economico, sociale, umano.
In questa Giornata Mondiale del Volontariato, celebriamo non solo chi dona tempo, ma anche chi costruisce le condizioni perché questo dono continui a crescere, trasformarsi, rigenerarsi.
E il tempo donato resta uno dei modi più profondi e potenti per prendersi cura del mondo.
* Per gestire in maniera professionale il volontariato nel tuo ente, è necessario avere metodo. Nella sezione “Free Kit” trovi lo “Schema di cura e gestione dei volontari”, che puoi usare liberamente! Scaricalo con il form qui sotto 👇
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Laura Lugli
Direttrice di Fundraiserperpassione













