Eh sì, perchè siamo un po’ alle solite, mi sembra di ripetere pari pari le stesse parole espresse un paio di articoli fa, ora spiego il perché.
Sono uscite le liste dei beneficiari (e degli esclusi) delle destinazioni del 5×1000 dei redditi percepiti nel 2023 e dichiarati nel 2024, ricordiamoci sempre a che periodo fanno riferimento i dati altrimenti potremmo incappare in facili entusiasmi.
- Il reddito complessivo dichiarato dagli italiani nel 2024 è stato di circa 1.027 miliardi di €, con un aumento del 5,9% rispetto all’anno precedente. (fonte: FiscoOggi);
- Il gettito fiscale dell’IRPEF netta versata relativa a questi redditi dichiarati è stato di circa 190 miliardi di euro (fonte: FiscoOggi); a cui corrisponderebbe un 5×1000 potenziale di circa 950 milioni di €uro;
- L’inflazione sommata degli anni 2023, 2024 e 2025 (periodo di tempo intercorso tra la percezione dei redditi e presumibilmente l’erogazione delle somme del 5×1000) è stata del 9,1% dati forniti da ISTAT;
- Il numero degli enti ammessi è arrivato a 91.012 rispetto agli 80.838 dell’anno precedente, quindi con un aumento del 12,6% (fonte: Agenzia Entrate)
- L’aumento dei contribuenti che hanno destinato la quota del 5 (?) per mille è salita a 17.964.126 (https://www.vita.it/5-per-mille-18-milioni-di-firme-e-record/) la maggiore di sempre, con un aumento del 4,2% rispetto all’anno scorso;
L’unico dato stabile, che non ha subito un aumento, è il tetto di spesa previsto dal Governo italiano, fermo a 525 milioni di €uro, che equivalgono non già al 5×1000 del gettito IRPEF, ma, facendo due conti al volo, al 2,7 per mille dell’IRPEF; perciò, o si toglie il tetto di spesa o si cambia il “nome”. Io sarei decisamente per la prima soluzione!
Il risultato di questa situazione è che ogni firma avrà un apporto di denaro inferiore, perché se aumentano gli enti, aumentano le firme di destinazione e rimane il tetto di spesa previsto invariato, va da sé che se la torta è la stessa, le fette saranno necessariamente più piccole.
E se il “pasticcere” non amplia la torta anche in presenza di redditi maggiori e gettito maggiore, un’altra cosa che sarà probabilmente destinata a crescere, sarà l’investimento che gli enti beneficiari dovranno sostenere per “mantenere almeno invariate le porzioni”.
Nè polemiche, né pessimismo, ma la consapevolezza che sia gli enti beneficiari del 5×1000 (enti pubblici e privati), sia i contribuenti, stanno dando un segnale inequivocabile: vogliono dare più risorse alle attività e ai progetti sociali rivolte alle comunità.

Luciano Zanin
CEO Fundraiserperpassione srl-SB